I CONSIGLI DEGLI HEAD HUNTERS DI RISORSE PROFESSIONAL PER AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI LAVORO
Che sia una interview in presenza o svolta attraverso una piattaforma digitale, il colloquio di lavoro è un momento in cui l’attenzione dell’interlocutore ricade totalmente su di te. Si tratta di un’occasione che può essere strategica per fare una buona impressione, dando prova delle tue competenze trasversali e del valore aggiunto che puoi rappresentare per la realtà in cui vorresti entrare.
Arrivare preparati aumenta notevolmente le chance di buona riuscita dell’intervista e accresce la self confidence, uno degli elementi chiave per il successo di un iter selettivo. Spesso, infatti, durante un colloquio di lavoro non emergono solo le domande più tipiche. Specialmente se ricopri una posizione manageriale, è probabile che durante il colloquio vengano approfondite conoscenze, caratteristiche e inclinazioni personali e professionali che vanno oltre le mere competenze tecniche. Il Recruiter può testare, ad esempio, il tuo pensiero critico, la tua reattività e lucidità attraverso quesiti meno consueti.
Come prepararsi per un colloquio di lavoro?
Conoscere come i Recruiters selezionano i candidati e sviluppare una buona capacità di comunicazione, identificata nel personal branding, è fondamentale per chi cerca una nuova opportunità professionale. Ma non solo. Secondo l’esperienza dei nostri Head Hunters, ci sono molteplici accortezze, spesso ignorate o sottovalutate, che aumentano le probabilità di successo e favoriscono la massima espressione delle proprie potenzialità:
- studiare l’azienda in cui si vorrebbe lavorare: approfondisci gli obiettivi di business, le sfide del mercato e la cultura aziendale, così da poter mostrare il tuo pensiero critico e la tua conoscenza del contesto;
- informarsi sul background del Responsabile di Linea che condurrà il colloquio: questo ti permette di comprendere meglio il tipo di leadership con cui ti confronterai;
- guardare la Job Description dell’opportunità e le competenze richieste;
- non dilungarsi nelle risposte, andare dritti al punto;
- prepararsi a condividere le motivazioni che portano a cambiare lavoro;
- allenarsi nel descrivere le proprie attività e competenze in maniera specifica e puntuale;
- sfruttare bene il tempo che si ha a disposizione;
- prevedere probabili domande e preparare le risposte.
Aspetti da evidenziare durante un colloquio di lavoro
Durante l’interview è importante non limitarsi a dimostrarsi preparati sull’azienda, sul settore in cui essa opera e sulle proprie capacità quali, ad esempio, la leadership e l’abilità di gestire i processi in contesti sfidanti.
Le qualità e i successi individuali sono rilevanti tanto quanto quelli di team.
Soprattutto se ricopri una posizione manageriale, con persone per cui sei un punto di riferimento e una guida, è importante mettere in luce i risultati raggiunti con i colleghi. Questo ti permette di evidenziare il tuo spirito di collaborazione, gli impatti concreti della tua leadership su aspetti come l’ottimizzazione dei processi, il miglioramento delle performance aziendali o l’implementazione di cambiamenti organizzativi.
Parlare del proprio team
Condividendo i risultati di team, inoltre, potrai argomentare episodi che mettono in risalto la tua empatia, le tue doti comunicative e di gestione dei conflitti. Tutte qualità che devono appartenere a chi è manager.
Hai veramente un’amplia scelta di temi legati al lavorare in gruppo. Parlarne è la chiave per valorizzare i tuoi punti di forza come responsabile.
Puoi spiegare, ad esempio, come hai motivato i colleghi in momenti di tensione e difficoltà, le strategie che hai messo in campo per superare sfide organizzative e il tuo pensiero relativo alla cultura del feedback. Patendo da quest’ultima, puoi illustrare le conseguenze positive sulla coesione e sull’efficienza operativa del team. Un bravo leader è capace di delegare alcune attività, di motivare, ispirare i colleghi e sviluppare il loro potenziale. Dimostrare di avere la stoffa per ricoprire determinati incarichi rafforza la tua candidatura.
Il personal branding
Immagina il colloquio di lavoro come un’occasione per potenziare il tuo personal branding. Se hai una carriera consolidata, è importante che la tua narrazione rispecchi la tua professionalità.
Innovazione, sfide, esperienze, crescita sono solo alcune delle tematiche chiave che puoi articolare per presentare la tua persona, a livello umano e lavorativo, con chiarezza ed efficacia.
Il linguaggio del corpo
Se gestisci un team o ricopri un ruolo di responsabilità, il linguaggio del tuo corpo durante un colloquio di lavoro ha un peso particolarmente rilevante. I manager devono trasmettere una certa autorevolezza, fiducia e capacità di ascolto. Il suggerimento è quello di assumere una postura sicura e rilassata, combinata con un contatto visivo diretto e un’espressione attenta.
Dimostra, inoltre, di saper gestire efficacemente le dinamiche del dialogo.
Il colloquio è un’occasione importante per creare uno scambio con la persona con cui stai parlando. Mettiti nella condizione di rivolgere, a tua volta, delle domande strategiche che facciano emergere la tua visione di lungo periodo, la tua capacità di argomentare e di avere una approccio proattivo.
Non sai cosa aspettarti e cosa potrebbero chiederti al colloquio di lavoro?
Ecco alcune tra le domande più frequenti durante un colloquio di lavoro:
“Cosa l’ha spinta a candidarsi presso la nostra azienda?”
Si verifica il grado di conoscenza della realtà per valutare l’interesse del candidato. Un’altra domanda frequente, legata a questa, fa riferimento al valore aggiunto che si pensa di poter apportare all’azienda.
Identificarsi nella filosofia aziendale e condividerne la mission è un buon punto di partenza per dimostrarsi motivati.
“Cosa le piace di più e di meno del suo attuale impiego?”
Si approfondiscono gli interessi professionali della persona e le sue necessità.
“Qual è stata la sfida più impegnativa che ha affrontato sul lavoro e come l’ha gestita?”
Si ricollega al metodo STAR (Situation, Task, Action e Result), tecnica che consente di guidare i candidati nella descrizione di una situazione specifica, delle azioni intraprese per affrontare la situazione e del risultato ottenuto.
“Quali sono le sue prospettive di carriera per il futuro?”
Si chiariscono le aspettative del candidato, che è importante siano in linea con il percorso di crescita professionale della posizione.
“Quali ritiene che siano i suoi punti di forza e le sua aree di miglioramento?”
Si cerca di capire se la persona è consapevole delle proprie potenzialità e di come possono essere utilizzate nel ruolo, così come si valutano doti personali.
Nel rispondere a questa domanda del colloquio di lavoro, è importante far emergere le proprie qualità che si sposano bene con il ruolo da ricoprire.
Essere consapevoli dei propri limiti rafforza la credibilità di ciò che si racconta di sè stessi.
“C’è qualcosa che vuole chiedere o considerazione che desidera fare?”
Avere delle curiosità o dei dubbi da chiedere al Responsabile di Linea dimostra interesse e capacità di organizzazione. Se le domande riguardano qualcosa che è stato affrontato durante l’interview, possono rivelare una particolare attenzione e l’abilità di formulare rapidamente un ragionamento.
Le domande inaspettate
Il colloquio di lavoro è una preziosa occasione per gettare le basi di un rapporto di fiducia da coltivare con l’interlocutore. Consente di conoscersi reciprocamente e di instaurare una relazione utile per il proprio percorso professionale. Non devi, quindi, considerare l’interview come un esame.
Allo stesso tempo, non puoi dimenticare che il suo scopo principale è quello di valutare se ci sono i margini per portare avanti la candidatura. Le domande del colloquio di lavoro possono essere un mezzo per essere messi alla prova.
Come affrontare con successo le domande inaspettate?
La preparazione sicuramente aiuta a rimanere concentrati e a non farsi trovare spiazzati di fronte a possibili domande del colloquio di lavoro. Ma come in ogni attività, ci vuole equilibrio. Un’eccessiva preparazione può portare a rigidità e aumentare l’ansia da prestazione.
È impossibile prevedere tutte le domande dell’interview, perciò è sconsigliato pretendere troppo da sè stessi e cercare di avere il controllo di come andrà.
Se non hai una risposta pronta, il suggerimento è di fare leva sulla spontaneità di uno storytelling che risulti comunque convincente. La sostanza conta più della forma, ma il modo in cui articoli la tua risposta può fare la differenza.
Ammettere i propri limiti
Non è negativo confermare eventuali lacune se ci si dimostra disposti a impegnarsi per colmarle. Essere onesti sui propri limiti, spostando il focus del discorso su flessibilità, capacità di problem solving e di apprendimento continuo può essere un’ottima mossa. In questo modo, infatti, si trasformano elementi di debolezza in qualità.
Argomenti da evitare durante un colloquio di lavoro
Per quanto la sincerità sia una qualità positiva, è sconsigliabile entrare nel merito di determinate dinamiche quando si risponde alle domande del colloquio di lavoro.
È rischioso e poco elegante esprimere un parere del tutto negativo sull’azienda e sui colleghi precedenti, soprattutto se il commento non viene ben contestualizzato.
Mostrarsi risentiti, polemici e impazienti può dare un’impressione negativa all’altra parte. Questo atteggiamento può essere scambiato per una scarsa capacità di gestione dei conflitti. Meglio porre l’accento sugli aspetti positivi, sul desiderio di cercare nuovi stimoli.
Durante il colloquio di lavoro è importante ciò che si trasmette. Mantenere la calma, mostrarsi sicuri di sè e prendersi qualche secondo per riflettere sulle risposte ha un impatto positivo su chi ascolta.
Prima di rispondere a eventuali domande personali che creano disagio o perplessità, è utile capire con il Recruiter la necessità di ricevere determinate informazioni.
Al termine del colloquio è importante avere chiara la panoramica delle tempistiche del processo di selezione e dei successivi step. Come già accennato, interrogativi del candidato vengono apprezzati perché dimostrano interesse e coinvolgimento.
Sperando che questi consigli siano buoni spunti di riflessione e stimolo a migliorare la preparazione, ci vediamo al prossimo colloquio!