I PRINCIPI FONDAMENTALI PER APPRENDERE LE DOTI DI LEADERSHIP E DIVENTARE LEADER
Si parla di leadership in molteplici contesti, a diversi livelli e con differenti accezioni.
Per diventare leader si deve essere capaci di guidare gli altri verso un obiettivo comune, spronare i propri collaboratori, mettendo in luce e sviluppando i loro punti di forza.
Quali caratteristiche avere per diventare leader?
Per diventare leader e ricoprire questo ruolo nel lungo periodo sono necessarie qualità innate. Sensibilità, empatia, capacità di adattare il proprio comportamento alle specifiche situazioni sono alcune di queste. Parliamo di qualità essenziali, ma non sufficienti. Queste, infatti, devono essere accompagnate da connotazioni che si sviluppano con il tempo e l’esperienza.
Temperamento
In primis la personalità, che deve essere modellabile a seconda degli stimoli che arrivano dall’esterno. Il modo in cui si reagisce, definisce il proprio carattere. Un buon leader riesce ad essere fermo e deciso ma gentile, così da non urtare la sensibilità altrui. In America si dice “Hard with problems, soft with people”. Chi aspira a rivestire un ruolo di responsabilità, deve sviluppare intelligenza emotiva: saper comprendere le sensazioni e i sentimenti degli altri, infatti, favorisce la gestione dei conflitti e la creazione di un clima positivo nel team.
Abilità di generare consenso
Imprescindibile per diventare leader è la capacità di farsi seguire. Un vero leader condivide le proprie idee senza imporle agli altri. Li guida verso la piena condivisione del suo pensiero. Come farlo? Gli antichi greci parlavano di “En Pathos”, mettersi nei panni degli altri. Immedesimarsi nelle altre persone e comprenderne la prospettiva può essere utile per proporre una visione che sia coerente con le loro aspettative.
Ciò che distingue un vero leader è la capacità di motivare i collaboratori a dare il meglio di sé, non per obbligo, ma perché si sentono ispirati e coinvolti. Un vero leader non si sente migliore, aiuta gli altri a migliorarsi. Nel contesto aziendale, quindi, essere in grado di comprendere le criticità e valorizzare il potenziale e le competenze di ognuno fa la differenza. Si generano, infatti, motivazione ed entusiasmo nel team, favorendo il raggiungimento degli obiettivi.
Essere fonte di ispirazione per gli altri
La credibilità e il buon esempio sono due aspetti fondamentali per diventare un bravo leader. Dimostrare fermezza e convinzione nelle proprie azioni, essere di esempio nelle relazioni con gli altri e nel modo di agire per superare le nuove sfide, così da rappresentare un solido punto di riferimento per il team. Un leader è in grado di affrontare le situazioni più complesse mantenendo un atteggiamento positivo e propositivo, in modo da trasmettere fiducia e sicurezza al gruppo.
Integrità
Un buon leader è aperto all’ascolto e a nuove idee, ma difficilmente scende a compromessi. Per essere credibili bisogna essere coerenti, solo in questo modo infatti è possibile ricevere rispetto, stima e fiducia dalle altre persone.
Agire con integrità, senza il timore di assumersi le responsabilità delle proprie azioni e decisioni, ha un impatto positivo sull’ambiente di lavoro, che sarà così caratterizzato da trasparenza e onestà.
Capacità di prendere una posizione
Per diventare leader bisogna essere disposti a ricoprire un ruolo anche scomodo, poiché è probabile ritrovarsi davanti a decisioni complesse e difficili. Temporeggiare ed esitare sul da farsi non sono caratteristiche che appartengono a chi desidera essere un leader. Bisogna essere in grado di agire con tempestività e lucidità, avendo consapevolezza delle possibili conseguenze.
Intuito ed esperienza sono importanti bussole quando si devono compiere delle scelte da portare avanti con determinazione e responsabilità.
Saper delegare
Difficilmente si possono raggiungere grandi successi da soli. Per diventare un leader di successo è fondamentale, pertanto, capire come coinvolgere e dare spazio a ogni membro del team. Condividere visione, obiettivi prefissati e scadenze, così che ognuno possa gestire il proprio lavoro anche in autonomia e sentirsi partecipe dei risultati. In questo modo, si ottimizza il flusso di lavoro e si potenzia la performance non solo dei singoli, ma anche del gruppo. Perché questo avvenga, le varie attività devono essere assegnate considerando le abilità di ogni ciascuno, con conseguente stimolo e possibilità di crescita professionale. Delegare, inoltre, permette di individuare le attività per cui è necessario o meno il proprio intervento, così da riuscire a mantenere alta la propria produttività.
La capacità di delegare comprende il saper fornire linee guide e strumenti necessari per portare a termine le tasks. Questo non significa monitorare costantemente il lavoro altrui, ci dev’essere, infatti, equilibrio tra supervisione, iniziativa dei collaboratori e feedback.
Inclusività
Favorire l’inclusione e la diversità nell’ambiente di lavoro è una dote di leadership molto rilevante. Unire differenti background, culture ed esperienze è la chiave per affrontare le sfide con una visione più completa dei fattori in gioco. Perchè questa sia una carta vincente, però, il leader deve avere la sensibilità e capacità di limitare possibili tensioni.
Abilità comunicative
Per diventare un buon leader è essenziale saper comunicare in modo da essere diretti ed efficaci. La comunicazione è uno strumento potente che ha un impatto su diversi fronti. Permette di condividere obiettivi, idee, feedback, ma anche di dare nuovi stimoli e mantenere alta la motivazione dei colleghi e collaboratori.
Le parole hanno un peso, saperle usare in maniera costruttiva è una capacità non da poco.
Chi può diventare leader?
La leadership esiste a tutti i livelli di un’organizzazione, può emergere in diversi ruoli o posizioni.
Non per forza il leader è al vertice di una gerarchia, infatti la leadership può essere bidirezionale, orizzontale tra colleghi di pari grado o avere direzione verticale dal basso verso l’alto, quando un membro del team coinvolge i propri superiori con idee innovative e proposte di miglioramento. Diventare leader, infatti, non significa avere uno status quo, ma influenzare gli altri attraverso la collaborazione e la fiducia reciproche.
Doti di leadership diffuse tra gli stakeholder di un’azienda consentono di agire con successo all’interno dei singoli team e dell’intera realtà.
In conclusione, se riesci a inserirti nel modo appropriato in situazioni diverse, adattando il tuo comportamento al contesto e individuando le leve che motivano e generano entusiasmo nelle persone, hai le capacità per diventare leader. La leadership appartiene a chi possiede le qualità necessarie per meritarsi e mantenere nel lungo periodo la stima altrui.
In ultimo, non bisogna dimenticare che le sfide aziendali evolvono continuamente e, con esse, deve progredire anche la capacità di essere leader.